Musica: ARGENTINA ''Memoria per non Dimenticare''
Postato il Monday, 22 March @ 19:35:35 CET di vamos
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Roma, sabato 27 marzo Barcone "Amici del Tevere" Lungotevere
degli Artigiani, in riva al civico 20
Argentina Memoria
per non
dimenticare
PROGRAMMA
ore 21,00 - APERTURA
ore 21-21,45 - MUSICA
Javier Salnisky -
bandoneón
ore 21,45- 23,00 - LETTURE E TESTIMONIANZE
Stefania
Tuzi legge brani di Nunca Más, Sentenza italiana contro i militari
argentini, "Figli di Plaza de Mayo" di Italo Moretti, "Niente asilo
politico" di Enrico Calamai
Piero Del Monte sopravvissuto del
campo di concentramento "La Perla", testimone al processo italiano contro i
militari argentini
Enrico Calamai console italiano a Buenos
Aires 1972-1977, autore di "Niente asilo politico"
Giovanni
Miglioli esule politico , presidente "Ponte della
Memoria"
Giulia Spizzichino familiare Vittime delle Fosse
Ardeatine
Italo Moretti giornalista, autore di "In Sudamerica"
e "Figli di Plaza de Mayo"
Lita Boitano presidente Familiares
de Desaparecidos in collegamento telefonico da Buenos Aires
commento
musicale di Carlo Biancalana - chitarra
conduce Giancarlo
Brancale
ore 23,00 - MUSICA
Jhamila - reggae
latino
DA MEZZANOTTE
al piano terra
Milonga de Buenos Aires
selección Angelo Macchia a
cura di TanGhetto
nella stiva
Sonido Sudaka y su fiesta Bailantera
DJ "El guapo de
Mataderos" a cura di ass. Progetto Sur
Roma, sabato 27 marzo
Barcone "Amici del Tevere" Lungotevere
degli Artigiani, in riva al civico 20
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LETTERA DI LITA BOITANO
Cari amici di Ponte della Memoria, Il
24 marzo 1976 un colpo di stato in Argentina ha portato al potere una delle più
crudeli dittature che abbia vissuto l'America Latina. Trentamila desaparecidos,
diecimila morti vittime della repressione, un milione e mezzo di esiliati, di
cui quasi la metà di origine italiana. Senza dubbio, uno dei più gravi crimini
contro l'umanità degli ultimi decenni. Dalla fine del 1983 l'Argentina è un
paese democratico. Ci sono stati processi contro i militari, molti sono stati
condannati, ma due leggi successive, quelle del "Punto final" e della
"Obbedienza dovuta" hanno svuotato di efficacia questi processi; infine,
l'indulto varato dall¹ex presidente Menem sembrava aver definitivamente negato
la giustizia ai movimenti di Madres, Abuelas e Familiares de
desaparecidos. Alcuni mesi fa il nuovo governo di Nestor Kirchner ha
annullato le due leggi e l'indulto. Oggi la partita per la giustizia si riapre:
ricominciano i 2500 processi annullati. Sarà un grande impegno, anche economico,
per gli organismi per i Diritti Umani in Argentina: anche se gli avvocati
lavorano gratuitamente, i costi processuali restano onerosi: 200 mila pesos
ciascuno. Vi chiedo quindi di adoperarvi al massimo per aiutarci a coprire
queste spese. Sono certa della solidarietà del popolo italiano, una solidarietà
che già in passato ci ha dimostrato, anche sostenendo il processo di Roma contro
i militari argentini. Oggi confidiamo nello stesso successo, visto che fare
giustizia in Argentina significherà anche fare giustizia per tanti cittadini di
origine italiana uccisi dalla criminale dittatura militare. Un
abbraccio,
Lita Boitano Presidente Familiares de Desaparecidos,
Buenos Aires
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