Ott
27
2010

I Diari di Escamillo

Cari Visitatori,

dopo il successo riscosso dai Diari della Luchadora ecco, per par condicio, arrivare la sua controparte maschile.

Ci è sembrato carino ospitare gli articoli di un nuovo redattore, un milonguero neofita, che qui, con queste prime poche righe, presentiamo con il suo nome di battaglia tanguero: “Escamillo” ! :-P

Escamillo come La luchadora scriverà dunque per voi, per noi, le sue pagine di diario, il punto di vista di una uomo che inizia il suo cammino milonguero, le sua passioni, le sue scoperte….finchè ne avrà voglia e con cadenza a piacere.

Riflessioni che spero ci facciano vivere momenti nuovi, oppure ricordare quelli già vissuti, ci facciano fermare a considerare oltre ai passi, alla musica, cosa c’è di nuovo e antico che riscopriamo nel ballo di coppia.
Nel Tango Argentino.

Auguriamo buona penna a Lui, buona lettura a Voi, nella speranza che alla fine ci si ritrovi comunque sempre nell’abbraccio della musica e della passione.

Escamillo si presenta #1

La Carmen di Bizet è l’unica opera che conosco, ma a quanto pare quella giusta, la sua storia si avvicina alla mia in maniera impressionante.

Buongiorno cari, Escamillo !

Ciascuno di noi ha i propri momenti poco felici, il mio ultimo momento poco felice è stato la causa che mi ha fatto conoscere il tango argentino.

Io non mi sognavo nemmeno lontanamente di iniziare a ballare tango.
Avevo provato a ballare la salsa, ma non mi aveva coinvolto, e l’atmosfera non mi piaceva.

Un giorno, di questa estate passata, alcuni amici mi hanno convinto a provare, mi trovavo ad una festa, in pieno centro di Roma, c’era gente che ballava.
Ho iniziato così: tanguero per caso.

Ebbene non ci credevo nemmeno io, eppure eccomi qui, io, che credevo di essere negato per il ballo, a provare addirittura il tango.
C’è qualcosa che mi ha stregato in questo ballo, e condivido queste pagine con voi nella speranza di capire meglio cosa è che rende il tango così coinvolgente.

All’inizio mi sono detto: è chiaro, è un ballo di contatto fisico, ti piace quello.
Poi però mi sono reso conto che c’era dell’altro, qualcosa di nascosto.

La musica ? No in verità faccio fatica a sentirla, anche se istintivamente mi piace.
Forse la vittoria sulla vergogna di fare qualcosa che credevo di non poter mai fare.
O Il vincere l’imbarazzo di muovermi in pubblico abbracciato ad un’altra persona.
O ancora l’aver sfatato il mito che ballare non era materia per me.

Io faccio parte di una generazione cresciuta in discoteca, non educata alla musica, figuriamoci al ballo.
Credo che il tango stia avendo il successo che si merita per aver restituito una dimensione che ci appartiene e che era stata dimenticata.

Da quando ho iniziato con il tango sembro un drogato, esco per ballare, insomma per provare a ballare, almeno quattro volte a settimana.
Faccio il giro di tutte le milonghe della capitale.

I miei amici mi dicono che sono peggiorato, che stavo meglio prima quando ero intristito e avvilito.
Ora a volte li vedo preoccupati per me e anzi spesso mento loro dicendo che esco per altre faccende, non per andare a ballare.

Mi sono reso conto che questa “febbre del tango” prende anche altre persone, praticamente tutte le persone neofite che incontro ne sono afflitte.
Perchè ?
Cosa c’è in questa attività che ci rende così dipendenti da essa ?

E’ il bisogno di affetto che ci porta nelle braccia dell’altro ?
La musica struggente che fa da catalizzatore emotivo per quelli venuti fuori da una storia finita male come me ?
Oppure semplici motivi materiali come il contatto fisico ?

Vi confido un segreto: mi imbarazzo spesso quando muovo i miei passi in sala, non per la tecnica scarsa, non per l’abbraccio stretto con una sconosciuta, nemmeno per la musica.

A volte a contatto con l’altra persona sento il suo cuore battere forte contro il mio petto, le sue emozioni sono fisicamente percepibili, questa cosa mi fa impazzire, perdo ogni capacità motoria, non sento più nulla solo quel BUM BUM BUM BUM contro di me.
Mi imbarazzo perchè non ci sono abituato, però mi piace.

Ecco ho scoperto un mondo che mi manda fuori di testa.

Ogni volta che entro in milonga è il IV Atto della Carmen:

È il giorno della corrida.
La folla attende Escamillo, che entra trionfante nell’arena.
E penso Escamillo è ancora vivo, sente battere il suo di cuore e quello delle donne che abbraccia, e il resto per il momento non conta.

Escamillo


Written by admin in: Cultura | Tag:,

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